I debiti finanziari totali dei principali gruppi italiani quotati in Borsa sono passati nel complesso dai 196 miliardi di fine 2008 ai 214 di fine 2009. Si veda l'Analisi trimestrale dei bilanci di R&S-Il Sole 24 Ore. L'incremento è stato di oltre il 9 per cento. Su questa variazione hanno influito in modo particolare Fiat (che ha accresciuto l'indebitamento finanziario totale di 7,1 miliardi di euro), Enel (+6,7 miliardi), Eni (+4 miliardi) e Atlantia (+1,5 miliardi). L'incremento di Fiat è connesso principalmente alle emissioni obbligazionarie avvenute nel corso del secondo semestre 2009 (in media a un taso del 7,8%), per quasi 5 miliardi in totale, mentre quello di Enel all'acquisizione nel secondo trimestre del medesimo anno del 25% della spagnola Endesa (incluso l'aumento derivante dal suo consolidamento integrale). La struttura dell'indebitamento finanziario dell'aggregato evidenzia un aumento della quota a breve chje passa da 41,7 miliardi a fine 2008 a 42,4 a fine 2009 con un'incidenza sull'esposizione totale che tuttavoia cala dal 21% al 20 per cento. Nell'ambito dei debiti a medio-lungo termine, come ho segnalato nel precedente post, le obbligazioni costituiscono circa il 60% di questa voce di bilancio, con un aumento di 25,5 miliardi di cui quasi 12 relativi a Enel, 4 all'Eni e poco meno di 4 a Atlantia. La quota residua è composta principalmente da debiti verso banche, diminuiti di 9 miliardi nel corso del 2009.
Ha tuttavia registrato un live miglioramento, nello stesso periodo, la struttura finanziaria del campione. Il rapporto tra debiti e capitale netto si è ridotto, infatti, nel complesso dal 115% al 111% per l'incremento del patrimonio dell'aggregato, anche se a questo incremento ha sostanzialente contribuito l'Enel in seguito alla già citata acquisizione del 25% di Endesa.