"Tagli  e tasse uccidono l'economia, e il debito, invece di scendere, sale". Non è un leader della sinistra europea ad esprimersi in questi termini, ma uno dei più grandi e più ricchi finanzieri del mondo, George Soros, il quale illustra la sua ricetta anti-crisi in un'intervista a "Repubblica" raccolta ad Atene da Ettore Livini.

 

 


 Perché siamo arrivati a questo punto, gli chiede l'inviato del quotidiano diretto da Ezio Mauro? E Soros: "Perché l'Europa ha sbagliato tutto. Tratta la crisi come fosse solo un problema di bilanci in pareggio. Senza capire che le cause sono altre: il sistema bancario che non fa girare i soldi e lo sbilancio commerciale tra i paesi membri. L'austerità a tutti i costi è controproducente. E' come dare a un malato grave il farmaco sbagliato". Per Soros, l'Unione europea sarebbe in grado di assorbire i contraccolpi dell'eventuale uscita della Grecia dall'euro, ma soccomberebbe di fronte al tracollo di Spagna e Italia.

"Senza contromisure, crollerà l'Europa", con conseguenze pesanti per tutti i paesi, Germania compresa. E' possibile evitare il disastro, aggiunge il finanziere, con un'inversione ad u. "Per uscire dalla crisi c'è solo una via: crescere. La priorità è far ripartire l'economia, non ridurre il debito". Il problema è il cancelliere tedesco Angela Merkel e la politica di rigore eccessivo della Bundesbank, lo incalza Livini. Risposta: "La Germania deve convincersi che le condizioni durissime che impone al resto del continente non portano da nessuna parte. E' una politica ottusa. La gente non ne può più di un'austerità fine a se stessa. Ma credo che i voti in Francia e Germania aiuteranno Berlino a riflettere". Insomma, la politica si riprenda il dominio sull'economia e non lasci che a governare l'Europa sia la Banca centrale europea (esemplare il caso della lettera inviata dalla Bce al governo italiano nell'agosto 2011). La Germania non tiri troppo la cinghia del rigore, perché manovre troppo depressive rischiano di portare i paesi più indebitati in una situazione di avvitamento finanziario.